I Pacifici Aztechi

Molti sono convinti che la conquista dell'America centrale, ad opera degli spagnoli di religione cattolica nel XVI secolo, abbia portato al genocidio di popolazioni pacifiche e inermi, quali quelle azteche che abitavano il Messico. Rino Cammilleri, nel suo prezioso I mostri della ragione (Ares, Milano), ci informa, tuttavia, che poi così pacifici gli Aztechi non erano proprio. Sottomesse tutte le popolazioni e resele schiave, praticavano i sacrifici umani, offrivano, uccidendoli, ventimila schiavi l'anno per placare l'ira dei loro dei. Nella sola cerimonia per la dedicazione del tempio di Huitzilopoctli, nell'anno I486, le vittime furono ben settantamila.
Ogni cerimonia religiosa prevedeva lo squartamento e lo scuoiamento di una giovane vittima, maschio o femmina, dodicenne e vergine. Chiunque poteva comprare uno schiavo, sacrificarlo e cibarsi della sue carni. La verità è un'altra: gli spagnoli furono accolti come provvidenziali liberatori e aiutati nella conquista proprio da quanti erano costretti alla schiavitù più crudele.