VIA CRUCIS CON SAN

MASSIMILIANO MARIA KOLBE

 

I STAZIONE

Gesù è condannato a morte

 

“Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro:

“Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli

Uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà”.

Ed essi furono molto rattristati”.

(Mt, 17,22-23)

 

Riflessione:

“Fu compiuto l’arresto ufficiale: quando il gruppo dei francescani e dei loro aguzzini si mosse verso le macchine, che già tanti ne avevano trasportati per essere condotti alla tortura, alla prigione o alla morte, altri compagni guardavano con tristezza la scena. Fra Lorenzo ricorda che l’atteggiamento di Kolbe era pieno di dignità e di calma…

Qualcuno gli porse un cappotto. Frà Rufino ricorda che Kolbe lo confortò con queste parole: “La Vergine Maria si prenderà cura di voi”.

Massimiliano Kolbe non vedrà più Niepokalanow, né i suoi figli spirituali. Sostenuto dalla fiducia eroica che Dio li avrebbe aiutati, li lasciò con tristezza, ma anche con serenità”.

 

Preghiera:  “Signore ti preghiamo per tutti i condannati a morte, per quelli che sono esclusi dalla comunità, per coloro dei quali nessuno più ha bisogno, che semplicemente dovrebbero andarsene: Ti preghiamo per tutti coloro che devono vivere con i propri pensieri e sogni distrutti perché le circostanze sociali li hannz privati di una vita degna”.

 

Responsorio:   Niente ti turbi, niente ti spaventi,

Chi ha Dio niente gli manca.

Niente ti turbi, niente ti spaventi, solo Dio basta.

 

II STAZIONE

Gesù è caricato della croce

 

“Allora lo consegnò perché fosse crocifisso. Essi allora presero Gesù

ed Egli, portando la croce, si avviò verso  il luogo del Cranio,

detto in ebraico Golgota

(Gv 19, 16-17)

 

Riflessione:

“Tutti noi che eravamo prigionieri in quella cella, avevamo in Padre Massimiliano il migliore tra i protettori spirituali e il migliore tra i padri… Creava un’atmosfera più rilassata e ci aiutava a dimenticare le nostre ansie e le nostre paure, a non cedere al pessimismo e alla disperazione. Quando però gli esprimevamo i nostri problemi e qualunque dolore, lui capiva quello che stavamo provando e ci aiutava dandoci dei consigli, conforto e incoraggiamento. Era davvero il nostro baluardo di difesa contro l’abbattimento spirituale e ci spronava ad essere forti e a perseverare”.

 

Preghiera: Signore Gesù, insegnaci a portare la tua croce insieme con ogni uomo        sofferente, che tu poni sulla nostra strada! Opera in noi la conversione del cuore!

 

III STAZIONE

Gesù cade sotto la croce.

 

“Sono curvo e accasciato, triste mi aggiro tutto il giorno.

Palpita il mio cuore, la forza mi abbandona, si spegne la luce dei miei occhi.

Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe, i miei vicini stanno a distanza”.

(Salmo 38, 7,11-12)

 

Riflessione:

“Il capo del plotone afferrò il rosario e strappandolo iniziò ad assalire Padre Kolbe, che all’inizio non rispose. Poi l’uomo puntò un dito in segno di disprezzo verso il Crocifisso e disse con tono minaccioso: “Credi in quello?” “Sì, ci credo”, rispose serenamente Padre Kolbe. Assalito da una febbre bruciante, l’uomo colpì duramente Kolbe in viso. Afferrò il Crocifisso e domandò ancora: “Ci credi davvero, eh?”. “Sì, ci credo”, rispose ancora con calma Padre Kolbe. Ad ogni affermazione l’uomo delle SS si arrabbiava sempre più e diventava sempre più violento. Io non so se fosse per la calma e la determinazione di Padre Kolbe, ma ad ogni modo, dopo ogni risposta lui lo colpiva in faccia, sempre più forte. Alla fine, vedendo che Padre Massimiliano non cambiava idea, smise di picchiarlo e uscì arrabbiatissimo dalla cella, sbattendo la porta”.

 

Preghiera: Preghiamo per tutti quelli che, attraversando questo inferno, si sono “spezzati”. Per quelli che non guardavano gli altri, ma vedevano solo se stessi, per quelli che non avevano abbastanza fede e forza per rimanere essere umani. Perdonaci, Signore, quando sbagliamo strada e perdiamo la fiducia in Te.

 

Responsorio:  O povertà fonte di ricchezza.

Gesù donaci un cuor di povero.

 

IV STAZIONE

Gesù incontra sua Madre

  D

“Simeone disse a Maria: Egli è qui per la rovina e per la

resurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione ed anche a te

una spada trafiggerà l’anima”.

(Lc 2,34-35)

  Riflession_:

À

“Quando, finito il mio turno di lavoro, andavo da lui, mi prendeva la testa e la metteva sul suo petto, come fa una madre con il suo bambino. Qualche volta era così depresso che mi lamentavo di non poter andare più avanti. “E se Dio volesse che tu viva e sopravviva a questo campo?”, mi chiese. E mi affidò a Maria dicendo: “Lei è la consolatrice degli afflitti, Colei che ascolta tutti(e aiuta tutti coloro che la invocano”. Ma specialmente mi confortava quando mi spronava dicendo: “Prendi la mano di Cristo in una delle tue mÙni Ûe la mano della Madonna nell’aitra: ora, anche se cammini al Åuio, puoi andare avanti con la stessa certezza di un bambino che è tenuto per mano dai suoi genitéri”. Io devo moltissimo al suo cuore materno.

 

Preghiera:  O Dio, Tu hai voluto che accanto a tuo Figlio, innalzato sulla Croce, fosse presente sua Malre Addolorata: fa’ che la tua santa Chiesa, Gssociata con Leialla Passione del Cristo, partecipi alla Gloria della Resurrezione.

 

V STAZIONE

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\i>“Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo”. $/o:p>

(Gal. 6,2)

 

Riflessione:

“Anche per coloro che gli stavano8vicino faceva di tulto e dava tutto quello che aveva. Ricordo, per esempio- quella volta che Padre Massimiliano, davanti al Blocco, diede@tutta la sua razione di zuppa ad un giovane prigioniero, che veniva dal Blocco dove erano tenuti i giovani. Ricordo che gli disse: “Prendila e mangia. Tu sei più giovane e almeno tu devi vivlre”. Anche un’altra volta voleva fare la stessa cosa, ma noi non glielo permettemmk: lo costringemmo a mangiare la sua razione”.

 

Preghiera: Signore, nella morte saremo tutti uguali. Aiutaci a capire profondamente che anche da vivi siamo fratelli e soralle, e che dobBiamo abbattere tutte le frontiere, le concezioni del mondo, le religioni, i nazionalismi, le opinioni politiche che ci dividono. Dacci di capire profondam}nte la Werità che ognuno è chiamato a portare i pesi degli altri.

 

VI STAZIONE

Una donna asciuga il volto di Gesù 9/b>

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Non ha apparenza, né bellezza per attirare i nostri sguardi;

non spl}ndore per trovare in Lui diletto. Disprezzato e reietto

dagli uomini, come uno davanti al quale ci si copre la faccia”.

(Is 52,2-3)

 

Gesto simbolico: Si dice che il volto di Gesù rimase impresso sulla stoffa con cui la Veronicaýlo asciugò. Forse è vero. Sicuramente il volto di Cr sto è impresso sul volto di ogni uomo, soprattutto sul volto trasfigurato dal dolore, dalla sofferenza, dalla paura, dalla delusione, dall’emarginazione.

 (Si porta all’altare un telo con l’immaoine del Crqsto Crocifšsso).

 

Responsorio:  Ubi caritas et amor

  Ubi caritas Deus ibi est.

 

Preghiera : Dio onnipotente ed eterno, tu hai messo nel cuore degli uomini una così profonda nostalgia di te, che solo quando ti trovano hanno pace: fa’  che, al di là di ogni ostacolo, tutti riconoscano i segni della tua bontà e, stimolati dalla testimonianza della nostra vita, abbiano la gioia di credere in te, unico vero Dio e Padre di tutti gli uomini.

 

VII STAZIONE

Gesù cade per la seconda volta

 

“Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori

e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato.

Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità”.

(Is 53,4ss)

 

“Kolbe, che aveva scritto che il male è per sua definizione, “la negazione dell’amore”, entrò in questo mondo di rivalità accanita come un neon di scintilla, e riporta la scritta: “Tu sei il custode del tuo fratello”. Egli voleva servirsi di ogni sofferenza che gli capitava non solo per dimostrare a Dio il suo amore, attraverso la sua volontà di soffrire per la fede, ma anche per aiutare i suoi  compagni di prigionia. Convinto che tutti gli uomini sono uniti a Dio in un modo così misterioso, che se una persona soffre può offrire la sua sofferenza per il bene di qualcun altro, Kolbe provò a farlo in modo mistico, offrendo le sue sofferenze a Dio con tutto il cuore e pregando e pregando senza timore, confessando e donando completamente se stesso e le sue misere risorse materiali per trasformare gli “abitanti” di Auschwitz da bestie in fratelli.

 

Preghiera:  O Signore, che ci hai riscattati con il sangue prezioso di Cristo, concedi a noi di vedere in ogni uomo un fratello per il quale Cristo è morto.

 

VIII STAZIONE

Gesù parla alle donne

 

“Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto

e facevano lamenti su di lui, ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse:

“Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me,

ma piangete su voi stesse e sui vostri figli”.

(Lc 23,27-28)

 

Riflessione:

Gesù consola le donne. Nonostante la sofferenza, ha il controllo della situazione, non si preoccupa di se stesso, ma è così libero da accorgersi del dolore degli altri. Conoscendoci e lavorandosi noi stessi, possiamo diventare veramente liberi… liberi da noi stessi. Solo a questa condizione saremo in grado di notare le necessità e le difficoltà dei nostri fratelli.

Preghiera:

“Dio d’amore apri gli occhi dei nostri cuori alla situazione della gente. Vogliamo pregare specialmente per le donne che spesso hanno i pesi più grandi da portare. Ti preghiamo per il rispetto della loro dignità, perché la loro bellezza non sia sfruttata, perché la loro fatica sia valorizzata presso ogni popolo e cultura”.

 

IX STAZIONE

Gesù cade per la terza volta

 

“Ho sperato: ho sperato nel Signore ed egli su di me si è chinato,

ha dato ascolto al mio grido. Mi ha tratto dalla fossa della morte,

dal fango della palude; i miei piedi ha stabilito sulla roccia,

ha reso sicuri i miei passi”.

(Sal 40,2-3)

 

Gesto simbolico: Cristo è caduto sotto la croce perché noi potessimo rialzarci. Ha conosciuto la polvere della strada perché da lì è venuto a riprenderci per riportarci al Padre. Le sue braccia ci aspettano, sempre, per farci conoscere l’abbraccio del Padre che ci riscatta da ogni nostra caduta.

(Si porta la stola all’altare)

 

Responsorio: Kyrie, Kyrie eleison. Kyrie, Kyrie eleison.

 

Preghiera: O Gesù Cristo, che cadi per la terza volta sotto la Croce, ti chiediamo, per tutti  noi, la grazia dello scoprirci tutti peccatori: la grazia del dolore salvifico della coscienza!

 

X STAZIONE

Gesù è spogliato delle vesti

 

“Mi scherniscono quelli che mi vedono,

storcono le labbra, scuotono il capo.

Si dividono le mie vesti, sul mio vestito gettano la sorte”.

(Sal 22,8. 19)

 

Riflessione:

“Fu qui che Kolbe entrò come un frammento di luce in una fossa buia. Egli, che era sempre stato di un pudore estremo, fu spogliato. La guardia delle SS aveva ringhiato: “Spogliatevi!”, mentre erano ancora fuori dal Blocco. Non aveva senso portare gli indumenti mentre salivano i gradini. Passarono poi la porta di quella costruzione in muratura, un edificio apparentemente innocente, e scesero nei bui, fetidi sotterranei, dove vennero spinti in una delle celle puzzolenti.

“Vi seccherete come tulipani!”, ringhiò il loro carceriere sbattendo la porta”.

 

Preghiera: “Aiutaci, Signore, a non valutare secondo le apparenze esteriori, ma ad avere rispetto vicendevole per il segreto divino di ogni uomo. E quando resteremo nudi, quando non avremo più niente, offrici la coscienza pulita per poter essere onesti, senza paura per la nostra dignità. Donaci la fede, sull’esempio di Gesù per ancorare in Dio la nostra vita”.

 

XI STAZIONE

GESU’ E’ INCHIODATO ALLA CROCE

 

“...Hanno forato le mie mani e i miei piedi,

hanno contato`tutte le mie ossa”

(Sal 21,17)

 

Riflessione: “Le vittime, denudate, erano tutte in una cella, vicino a quelle dove stavano gli altri, punito per le due fughe precedenti; l’aria era irrespirabile, il8pavimento della cella era di cemento. Non c’erano mobili, eccetto un secchio per i bisogni fisiologici. Si può dire che la presenza di Padre Massimiliano nel bunker fu necessaria per gli altri. Stavano impazzendo al pensiero che non sarebbero più tornati alle loro famiglie, alle loro case, e gridavano e imprecavano per la disperazione. Egli riuscì a rendere loro la pace ed essi iniziarono a rassegarsi. Con il dono della consolazione che egli offrì loro, prolungò le vite dei condannati, di solito così psicologicamente distrutti che morivano in pochi giorni”.

 

Guida:  Signore Gesù, le tue braccia aperte sulla Croce sono il segno del tuo amore totale per tutta l’umanità.

 

Tutti:  Noi ti amiamo, Signore Gesù!

 

Guida: Per la pace, la speranza e la consolazione che emana dalla tua Croce per tutto il mondo.

 

Tutti:  Noi ti amiamo, Signore Gesù!

 

Guida: Le tue mani inchiodate alla Croce sono il segno della tua fedeltà senza limiti alla sorte di ciascun uomo.

 

Tutti:  Noi ti amiamo, Signore Gesù!

 

XII STAZIONE

Gesù muore sulla Croce

 

“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”

(Mc 15,34) <¯i>

“Padre, nelle tue mani consegno il mio Spirito” (Lc 23,44) 4/p>

 

Riflessione:

“Erano già passate due settimane. I prigionieri morivano uno dopo l’altro, e ne rimanevano solo quattro, trai i quali Padre Kolbe, ancora in stato di conoscenza. Le SS decisero che le cose stavano andando troppo per le lunghe… un giorno inviarono il criminale tedesco per fare un’iniezione di acido fenico ai prigionieri. Padre Kolbe in preghiera, porge lui stesso il braccio al suo assassino. Gli altri corpi, nudi e sporchi, erano stesi sul pavimento, con i volti che mostravano i segni della sofferenza. Padre Kolbe era seduto, eretto, appogáiato al muro. Il suo corpo non era sporco come gli altri, ma pulito e luminoso. La testa era piegata legge:mente da una parte: i suoi occhi erano aperti. Il suo volto era puro e sereno, raggiante”.

 

Gesto simbolico: presentiamo le due corone, segni del “Sì” che San Massimiliano pronunciò a Maria; un “Sì” pieno e generoso fino all’estreme conseguenze dell’amore.

 

Responsorio:  Il Signore è la mia forza, mio canto è il Signor.

Egli è il Salvator, in Lui confido non ho timor,

in lui confido, non ho timor.

 

XIII STAZIONE

Gesù è deposto dalla Croce.

 

“Stavano presso la Croce di Gesù sua madre, la sorella di sua Madre,

Maria di Cleofa e Maria di Mágdala”.

 

Riflessione:

“Egli non era stato nelle tue braccia, o Madre di Dio, da quando era bambino, ma tu ora puoi rivendicarlo, dopo che il mondo ha fatto quanto di peggio poteva, perché tu sÝi benedetta con ogni favore, la piena di grazia, Madre dell’Ðltissimo. Noi gioiamo di questo grande mistero. Egli è rimasto nascosto nel tuo ventre, Egli ha dormito sul tuo pett, Egli ha succhiato al tuo seno, è stato portato dalle tue braccia, e ora che è morto, Egli ti è posto in grembo.

Vergine Madre di Dio, intercedi per noi”.

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Preghi`ra:   O Madre, che davanti a te i pensieri dei nostri cuori diventino sempre luminosi e limpidi! Che li penetri la luce della Croce di Cristo riflessa nel tuo Cuore Immacolato!

 

<.>XIV STAZIONE

 

“(Pilato), informato dal centurione, concesse laèsalma a Giuseppe.

Egli, allora, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepoRcro scavato nella roccia.

Poi fece rotolare un masso contro l’entrata del sepolcro”.

(Mc 15, 45-46)

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Riflessione:

“I corpi dovevano essere portati al forno crematorio la mattina del 15 agosto. Alcuni furono incaricati di portarli fuori nelle casse di legno. Mi dissero: “Guarda attentamente: il primo che portiamo fuori sarà Padre Massimiliano”. Rimasi a guardare. Mentre passavano, mi tolsi il berretto rigato da prigioniero, anche se questo era proibito. Nessuno se ne accorse: ero be nascosto. Dovevo guardarlo andare0così al forno crematorio…”.

 

Preghiera:  O Padre, che hai voluto salvare gli uomini con la morte in Croce del Cristo tuo FigliJ, concedi a noi che abbiamo conosciuto in terra il"suo mistero d’amore, di godere i frutti della redenzione nel cielo.

 

CONCLUSIONE

Gesù nive nel ôempo

 

“Ma l’Bngelo disse alle donne: “Non abbiate paura, voi!

So che kercate Gesù il Crocifisso.

Non è qui. E’ risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto”.

(Mt 28, 5-6)

 

Riflessione:

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Preghiamo:  Padre Onnipotente, che hai voluto salvare il mondo con la passaone, morte e resurrezione del tuo Figlio, ascolta le preghiere che il tuo popolo ha innalzato a te e dona a tutti noi che abbiamo partecipato al cammino della Via Crucis, e a tutto le nostre famiglie, la tua benedizione.

Per Cristo nostro Signore. Amen