Il Rosario

CON GLI SCRITTI DI SAN Massimiliano

 

 “A Lourdes l'Immacolata sgrana la corona del rosario e incoraggia così Bernadette a recitarlo con Lei. È un modo profondo per insegnarci come dobbiamo approfondire i misteri di Gesù, dalla sua venuta nel mondo fino all'incoronazione, quale Regina del cielo, di Colei che gli fu Madre. Ebbene, se desideriamo elevarci fino a conoscere Lei e ad innamorarci di Gesù, dobbiamo soffermarci a meditare questi misteri in unione con Lei, sussurrando e ripetendo incessantemente l'Ave Maria” (SK 1297).

 Misteri gaudiosi

 L'annunciazione

 Maria accoglie la volontà del Padre: è la Vergine dell'obbedienza liberamente amata

 Ella [l'Immacolata] è creatura di Dio, proprietà di Dio, somiglianza di Dio, nel modo più perfetto possibile ad un essere meramente umano. Ella è strumento di Dio. Con piena consapevolezza si lascia volontariamente condurre da Dio, si conforma alla Sua volontà, desidera solo ciò che Egli vuole, opera secondo la Sua volontà e ciò nel modo più perfetto possibile... nel perfetto uso delle facoltà e dei privilegi a Lei concessi, per compiere sempre e in tutto, unicamente ed esclusivamente la volontà di Dio, per amore verso Dio uno e trino (SK 1320).

 La visitazione

Maria porta Gesù: è la  Vergine orante e la prima missionaria.

 “L'Immacolata desidera estendere all'umanità intera i frutti della Redenzione operata dal Figlio suo. L'unico suo desiderio è di innalzare il livello della nostra vita spirituale fino alle vette della santità. L'Immacolata non mira a realizzare direttamente, di persona, questi progetti di azione apostolica; piuttosto cerca di coinvolgere noi in questa attività. Di conseguenza, la condizione essenziale è di offrirsi in proprietà all'Immacolata. Solo allora – quando saremo ormai perfettamente obbedienti all'Immacolata – diverremo uno strumento esemplare nelle sue mani apostoliche”. (Cfr. SK 1220).

 La nascita di Gesù

 Maria adora il Figlio di Dio: è la Vergine Madre.

 “Lasciate che vi dica qualche parola proprio oggi, festa della Maternità della santissima Vergine Maria. Ella è sempre stata, è e sarà sempre per noi tutti la Madre più affettuosa: durante la vita, al momento della morte e per tutta l'eternità. Ricordiamoci spesso di questa verità, soprattutto nelle difficoltà esterne ed anche in quelle interiori, che sono ben più dure. Tuttavia, se voi non riporrete affatto la fiducia in voi stessi, ma unicamente e totalmente nell'Immacolata, Mediatrice di tutte le grazie, allora vincerete sempre e sicuramente (SK 744).

 La presentazione di Gesù al Tempio

 Maria offre il Figlio: è la Vergine dell'offerta totale e del dono di sé.

 “Poiché Ella [l'Immacolata] è proprietà di Gesù in modo perfettissimo, mentre Gesù è Dio e proprietà dell'eterno Padre, ogni nostra offerta, anche se indirizzata all'eterno Padre, per natura di cose, si purifica nell'Immacolata, si eleva ad una perfezione infinita in Gesù e diviene oggetto di compiacimento della Santissima Trinità” (SK 1301).

 Il ritrovamento di Gesù al Tempio

 Maria ritrova Gesù: è la Vergine delle vicende incomprensibili, accettate con la disponibilità di un cuore contemplativo.

 “Venne poi nel mondo il Redentore, l'Uomo-Dio, Gesù, che diede inizio alla sua missione, si mise ad insegnare la via verso il cielo ponendosi alle dipendenze dell'Immacolata, come un figlio nei confronti della propria madre e, adempiendo il quarto comandamento, lungo i trentatre anni di permanenza sulla terra, onora la propria Madre e si pone al suo diretto e completo servizio, per compiere la volontà  di Dio Padre. E da quel momento nessuno può divenire simile a Gesù se, ad imitazione di Lui, non venera l'Immacolata” (SK 1293).

 

Misteri dolorosi

 Gesù nell'orto degli ulivi

 “Ci ha donato tutto” (2 Pt 1,3).

 “In ogni cosa, poi, non dimentichiamo di ripetere con Gesù nell'orto degli ulivi: “Sia fatta non la mia, ma la tua volontà” [Lc 22,42]. E se, come avvenne nell'orto degli ulivi, Dio riterrà opportuno non mandare ad effetto la nostra richiesta e inviarci un calice da bere fino all'ultima goccia, non dimentichiamo che Gesù non solo ha sofferto, ma poi è altresì risorto gloriosamente. Ricordiamoci, inoltre, che noi siamo protesi verso la risurrezione anche attraverso la sofferenza” (SK 1264).

 Gesù flagellato alla colonna

 “Tutto posso in colui che mi dà forza” (Fil 4,13).

 “Quando poi ci imbattiamo in una difficoltà che non siamo in grado di superare, oppure qualche tentazione incomincia a tormentarci con insistenza, non perdiamoci d'animo, ma rivolgiamoci sempre a Lei con piena fiducia come i figli alla madre ed Ella ci infonderà la luce e la forza necessarie, ci stringerà al cuore e addolcirà le più grandi amarezze. Non esiste al mondo un angoletto privo di croci; del resto, se queste non ci fossero, non avremmo nemmeno la possibilità di guadagnarci il paradiso. Perciò, non sfuggiamo troppo la croce, ma se è necessario prenderla sulle spalle, portiamola di buon grado per amore verso l'Immacolata” (SK 751).

 Gesù coronato di spine

 “Gli insulti di coloro che ti insultano sono caduti sopra di me” (Salmo 69,10).

 “Io pure ho paura delle sofferenze e soprattutto delle umiliazioni, ma mi rassereno pensando che nemmeno Gesù nell'orto degli ulivi volle provare un sentimento diverso. Le grazie giungono al momento in cui ne abbiamo bisogno” (SK 373).

 La via della croce

 “Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale... spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo” (Fil 2,5).

 “Stupenda quella via, la vera via regale (cioè quella della croce) che porta direttamente al cielo. L'amore si infiamma sempre più camminando dietro queste spine. Prega affinché neppure io rimanga indietro” (Cfr. SK 42).

 L'agonia e la morte di Gesù

 “Tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo” (Fil 3,8).

 “Per attirare le anime e trasformarle in se mediante l'amore, Cristo ha manifestato il proprio amore illimitato, il proprio Cuore infiammato d'amore per le anime, un amore che lo ha spinto a salire sulla croce, a rimanere con noi nell'Eucaristia e ad entrare nelle nostre anime e a lasciarci in testamento la propria Madre come madre nostra” (SK 1296).

 Misteri gloriosi

 La resurrezione di Gesù

 “Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli” (Rm 12,12).

 “Carissimi figlioli, nelle difficoltà, nelle tenebre, nelle debolezze, negli scoraggiamenti ricordiamoci che il Paradiso...il Paradiso...si sta avvicinando. Ogni giorno che passa è un giorno intero di meno di attesa. Coraggio dunque! Ella ci attende di là per stringerci al Cuore. Inoltre, non date retta al diavolo, qualora volesse farvi credere  che il Paradiso esiste, ma non per voi, perché, anche se aveste commesso tutti i peccati possibili, un solo atto di amore perfetto lava tutto al punto tale che non ci rimane neppure un'ombra” (SK 509).

 L'ascensione al cielo di Gesù

 “Dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la meta per arrivare al premio che Dio chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù” (Fil 3,13-14).

 “Questa vita passerà e allora inizierà la nostra vera ricompensa. Nulla, nemmeno la più piccola fatica, nemmeno la più piccola sofferenza, abbracciata per la gloria di Dio sfuggirà ad una abbondante ricompensa, e questo per l'eternità intera... Dio ricompenserà non soltanto quello che avremo fatto, ma anche quello che avremmo desiderato fare, pur senza aver avuto la forza sufficiente per portarlo ad effetto. Desiderare, dunque, ma desiderare senza limiti!” (SK 1295).

 La pentecoste

 “Noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato” (1 Cor 2,12).

 “Anche dopo la morte di Cristo lo Spirito Santo opera ogni cosa in noi attraverso Maria. Infatti, ciò che il Creatore disse al serpente a proposito dell'Immacolata: “Ella ti schiaccerà il capo” [Gen 3,15], deve essere inteso senza limitazione di tempo. È compito dello Spirito Santo formare sino alla fine del mondo le nuove membra dei predestinati del corpo mistico di Cristo. Ma, come il beato Luigi Grignion dimostra, quest'opera viene portata a compimento con Maria, in Maria e attraverso Maria” (SK 1229).

 L'assunzione al cielo di Maria

 “Egli vi confermerà sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore Gesù Cristo: fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo” (1 Cor 1,8-9).

 “L'Immacolata è il limite ultimo tra Dio e la creazione. Ella è un'immagine fedele della perfezione di Dio, della sua santità. Il grado di perfezione dipende dall'unione della nostra volontà con la Volontà di Dio. Quanto maggiore è la perfezione, tanto più stretta è l'unione. Poiché la Madre santissima ha superato con la sua perfezione tutti gli angeli e i santi, perciò anche la sua volontà è unita e immedesimata nel modo più stretto con la Volontà di Dio. Ella vive e opera unicamente in Dio e per mezzo di Dio” (SK 1232).

 Maria Regina del Cielo

 “Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla... e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Gesù Cristo” (Fil 4,6-7).

 “Cosa possiamo augurare ancora a Colei che, esaltata al di sopra di tutte le creature terrestri e celesti, è divenuta la Madre di Dio e regna ormai eternamente in paradiso? Ella è la Regina del cielo e della terra, è la Mediatrice di noi tutti, attraverso le sue mani scorre sulla terra ogni grazia. Che cosa dobbiamo augurarti, dunque, o illustrissima e dolcissima Signora? Ebbene, o Regina noi ti auguriamo con tutto il cuore e con tutta l'anima di prendere possesso al più presto possibile e in modo totale dei nostri cuori e dei cuori di tutti e di ciascuno senza eccezione. Regna su tutti noi e in tutti noi e regna non solo durante questo nostro pellegrinaggio terreno, ma anche per i secoli dei secoli, in eterno!” (SK 1037).

(Dal libro: “Preghiamo con S. Massimiliano Kolbe”, Edizioni dell’Immacolata)