ROSARIO MISSIONARIO

 

Misteri gaudiosi

 1.   L’ANNUNCIAZIONE

“Eccomi…avvenga di me quello che hai detto”. (Lc 1,38)

 E’ la meravigliosa realtà della Chiesa: le parole di Maria continueranno a ripetersi tutte le volte che un cuore di uomo o di donna risponde totalmente e generosamente all’invito divino rendendosi disponibile alla missione nel mondo.

 Preghiamo: perché si moltiplichino nelle comunità ecclesiali e nelle famiglie cristiane le vocazioni missionarie.

 

2.  LA VISITAZIONE

“Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia” (Lc 1,54)

La missione salvifica parte dal Cuore del Padre della misericordia, fonte della Redenzione universale.

Saremo inquieti finché il nostro cuore non riposa in Dio, ma saremo inquieti anche se, per mancanza di operai evangelici, qualcuno non potrà essere raggiunto dalla Parola di salvezza.

Preghiamo: perché tutti i gruppi, i movimenti cattolici s’impegnino nell’animazione missionaria dei diversi ambienti.

 

3.  LA NASCITA DI GESU’

“Questo per voi è il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia” (Lc 2,12).

 I poveri sono i privilegiati del Regno. I poveri sono i più disponibili ad offrirsi in servizio al Regno. La Chiesa missionaria è povera di fronte alle massicce sfide lanciate dal mondo contemporaneo, ma ha con sé la presenza continua del Salvatore.

 Preghiamo: perché tutti i missionari siano fedeli annunciatori di Colui che salva, dando testimonianza ai valori che non passano, al di là dell’uso dei metodi e delle tecniche più raffinate dell’evangelizzazione.

 

4.  LA PRESENTAZIONE DI GESU’ AL TEMPIO

“…I miei occhi hanno visto la tua salvezza preparata da te davanti a tutti i popoli…” (2,30-31).

La salvezza preparata e offerta a tutti i popoli: questo è il disegno divino, che la Chiesa è chiamata a realizzare nel tempo. L’aspirazione del giusto Simeone diviene impegno di solidarietà di tutto il popolo di Dio, perché il Vangelo di salvezza si diffonda su tutta la terra.

Preghiamo: perché il popolo cristiano si mostri sempre più generoso nel sostenere le Pontificie opere Missionarie quali ponti di solidarietà universale.

 

5.  IL RITROVAMENTO DI GESU’ NEL TEMPIO

“…Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” (Lc 2,49).

Se dovessimo pensare le “cose del Padre”, senza l’Amore verso il Padre che le anima che cosa ne rimarrebbe? Le “cose del Padre” sono l’apostolato, la missione, la salvezza del mondo. Ma senza l’Amore verso Dio nel cuore degli apostoli, la missione si arresta. Si fa missione solo se si è totalmente docili al Padre.

 Preghiamo: perché tutte le scuole di catechesi, di cultura religiosa, gli Istituti Teologici e Missionari promuovano sempre più un servizio qualificato di approfondimento della missione in ciascun membro del popolo di Dio.

 

I MISTERI DELLA LUCE

 

1. Battesimo di Gesù al Giordano

 “Ed ecco una voce dal cielo che disse: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto” (Mt 3,27).

“E’ mistero di luce innanzitutto il Battesimo al Giordano. Qui, mentre il Cristo scende, quale innocente che si fa “peccato” per noi, nell’acqua del fiume, il cielo si apre e la voce del Padre lo proclama Figlio diletto, mentre lo Spirito scende su di Lui per investirlo della missione che lo attende” (RVM 21).

 

2. Auto-rivelazione di Gesù alle nozze di Cana.

Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui” (Gv 2,11).

“Mistero di luce è l’inizio dei segni a Cana, quando Cristo, cambiando l’acqua in vino, apre alla fede il cuore dei discepoli grazie all’intervento di Maria, la prima dei credenti” (RVM 21).

 

3. Annuncio del Regno di Dio con l’invito alla conversione.

“Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo” (Mc 1,15).

“Mistero di luce è la predicazione con la quale Gesù annuncia l’avvento del Regno di Dio e invita alla conversione, rimettendo i peccati di chi si accosta a Lui con umile fiducia, inizio del ministero di misericordia che Egli continuerà ad esercitare fino alla fine del mondo, specie attraverso il sacramento della Riconciliazione affidato alla sua Chiesa”. (RVM 21).

 

4. Trasfigurazione.

“Questi è il Figlio mio, l’eletto, ascoltatelo” (Lc 9, 35).

“Mistero di luce per eccellenza è la Trasfigurazione, avvenuta, secondo la tradizione, sul Monte Tabor. La gloria della Divinità sfolgora sul volto di Cristo, mentre il Padre lo accredita agli Apostoli estasiati perché lo ascoltino e si dispongano a vivere con Lui il momento doloroso della Passione, per giungere con Lui alla gioia della Risurrezione e a una vita trasfigurata dallo Spirito Santo” (RVM 21).

 

5.     Istituzione dell’Eucaristia

“Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine” (Gv 13,1).

“Mistero di luce è, infine, l’istituzione dell’Eucaristia, nella quale Cristo si fa nutrimento con il suo Corpo e il suo Sangue sotto i segni del pane e del vino, testimoniando “sino alla fine” il suo amore per l’umanità, per la cui salvezza si offrirà in sacrificio” (RVM 21).

 

Misteri dolorosi

 

1.  LA PREGHIERA DI GESU’ NELL’ORTO DEGLI ULIVI

 “Padre, se vuoi, allontana sa me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà” (Lc 22, 42).

 E’ l’ora in cui le tenebre infittiscono; eppure, proprio sulla scena del tradimento del discepolo si staglia da parte di Gesù la nitida scelta della volontà salvifica del Padre. In Gesù di Nazareth, sul culmine dell’amarezza si fa strada l’Amore abissale, infinito, che rimanda ogni uomo ad un Padre Amico.

 Preghiamo: per i missionari espulsi dal campo dell’evangelizzazione e per la Chiesa perseguitata, perché nella prova si rivelino forti nella fede, nella carità e nella speranza contro ogni speranza.

 

2.  LA FLAGELLAZIONE DI GESU’

“…Lo schernivano e lo percuotevano, lo bendavano e gli dicevano: “Indovina chi ti ha colpito?” (Lc 22,63).

Scherno, percosse, derisione: sono gli aspetti della vita che nel Vangelo costituiscono il “dono” insieme al “centuplo” riservato a chi segue il Signore. Sono gli stessi aspetti che ininterrottamente si sperimenteranno ogni qualvolta la missione verrà assunta con impegno serio e vitale.

Preghiamo: per tutte le Chiese nelle quali la testimonianza cristiana è esposta alla derisione da parte dei ricchi di questo mondo, perché qui avvenga una nuova fioritura di vocazioni religiose e missionarie.

 

3.  LA CORONAZIONE DI SPINE

“E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano avanti e dicevano: “Salve, re dei Giudei!” (Gv 19,2-3).

Nel culmine dell’oltraggio e della beffa non manca l’inconsapevole proclamazione della “regalità”  del Figlio dell’uomo. Sua caratteristica è “servire”, consegnare se stesso alla follia degli uomini, per pura “follia” d’Amore, fino alla fine.

Preghiamo: per tutti i Paesi sconvolti da lotte fratricide, talvolta anche di natura religiosa, perché trovino nelle minoranze cristiane un richiamo a superare l’odio con la fratellanza universale.

 

4.  LA SALITA DI GESU’ AL CALVARIO, CARICO DELLA CROCE

“Ecco l’Uomo!…ed egli, portando la croce si avviò verso il luogo del Calvario, detto in ebraico Golgota” (Gv 19,5.17).

La missione avviene sulla via della Croce. I duemila anni di cristianesimo registrano gloriose pagine di storia tra cui s’intrecciano inevitabilmente la croce e la missione: sia nelle giovani chiese che nelle altre di antica tradizione.

Preghiamo: per le Chiese che più delle altre vivono oggi sotto il peso della Croce, perché con Gesù sappiano avviarsi verso le frontiere della  liberazione pasquale degli “ultimi” e dei diseredati. 

 

5.  LA CROCIFISSIONE E MORTE DI GESU’

“…Là crocifissero lui e i due malfattori. Gesù diceva: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno!”  (Lc 23,33).

Nel culmine dell’infamia, dal Cuore che agonizza viene il pieno accordo del perdono. La missione di Gesù non vive che per donare questo perdono. La messe, bisognosa di riconciliazione e di perdono, è molta, ma i ministri del perdono diminuiscono sempre più.

Preghiamo: per tutte le comunità cristiane del mondo perché giungano alla perfetta unità col Cristo, nella via della riconciliazione; e diventino sempre più nuclei operatori di pace.

 

Misteri gloriosi

 

1.  LA  RISURREZIONE DI GESU’

“Presto, andate a dire ai suoi discepoli: è risuscitato dai morti e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete” (Mt 28,7).

Col “Crocifisso” la morte è stata inchiodata e sconfitta sulla Croce. Colui che vive per sempre, partecipa ai discepoli la responsabilità continua di una missione fondamentale: annunciare che Egli e Via, Verità e Vita, di generazione in generazione.

Preghiamo: perché l’intero popolo di Dio, sempre più consapevole della sua funzione profetica – sacerdotale - regale, contribuisca a sostenere con la testimonianza di vita il cammino missionario della Chiesa.

 

2.  L’ASCENSIONE DI GESU’ AL CIELO

“Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno…” (At 6,11).

Il definitivo ritorno di Gesù al Padre è sigillato dalla promessa che il Figlio dell’Uomo ritornerà tra gli uomini. La missione è nella presenza del Cristo tra i diversi Popoli; ma, questa stessa missione porta ad attendere il momento in cui Gesù terrà il banchetto di tutte le genti nella Gerusalemme celeste.

Preghiamo: perché ogni Chiesa locale s’impegni a rendere concreto uno scambio di animazione missionaria con i monasteri di vita contemplativa.

 

3.  LA DISCESA DELLO SPIRITO SANTO NEL CENACOLO

“Essi furono tutti  pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi” (At 2,3).

La Giornata Missionaria Mondiale è uno di quegli eventi che, in qualche modo, riconducono al miracolo della Pentecoste: preghiere, attività, fervore, slogans che s’innalzano con diversi linguaggi, ma con l’unico gesto di carità a sostegno della Chiesa missionaria, madre di tutti i popoli.

Preghiamo: perché ciascuna chiesa locale s’impegni ad accogliere e a promuovere la comunione con la Missione universale, come segno di crescita nello spirito missionario ed ecumenico.

 

4.  L’ASSUNZIONE DI MARIA IN CIELO

“Essa manifesta la sua nobiltà, in comunione di vita con Dio perché il Signore dell’Universo l’ha amata” (Sap 8,3).

L’Amore incorruttibile di Maria sgorga dalla stessa Fonte che anima la missione della Chiesa: l’Amore trinitario. L’Amore che perdona, che libera, che salva e che si dona instancabilmente senza contare, senza distinguere la diversità di razza, di nazione, di lingua.

Preghiamo: perché il nuovo millennio dia motivi validi a ciascuna chiesa locale per assumere uno stile missionario nella sua azione pastorale, aperta agli appelli apostolici della Chiesa universale.

 

5.  L’INCORONAZIONE DI MARIA REGINA DEL CIELO E DELLA TERRA

“Tutte le generazioni mi chiameranno beata, perché grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente” (Lc 1,49).

Il duro esodo di Maria, vissuto come vero e proprio “pellegrinare nella fede”, conduce la Vergine di Nazareth alla gloria del cielo e a rifletterla sulla terra.

Alla stessa meta è destinata la Chiesa missionaria che pur nella sua debolezza, annuncia – come Maria – la potenza del Dio altissimo, e la presenza dell’Emmanuele trai i popoli.

Preghiamo: perché la devozione mariana del Popolo di Dio contribuisca in tutte le nazioni a rinsaldare i vincoli di riconoscenza per i missionari di ieri, di oggi, di domani.