Signore, noi abbiamo ancora le mani insanguinate dalle ultime guerre mondiali,

così che non ancora tutti i popoli hanno potuto stringerle fraternamente fra loro;

Signore, noi siamo oggi tanto armati come non lo siamo mai stati nei secoli prima d’ora,

e siamo così carichi di strumenti micidiali da potere, in un istante,

incendiare la terra e distruggere forse anche l umanità;
Signore, noi abbiamo fondato lo sviluppo e la prosperità di molte nostre industrie colossali

sulla demoniaca capacità di produrre armi di tutti i calibri

e tutte rivolte a uccidere e a sterminare gli uomini nostri fratelli;

così abbiamo stabilito l’equilibrio crudele della economia di tante Nazioni potenti

sul mercato delle armi alle Nazioni povere, prive di aratri, di scuole e di ospedali;
Signore, noi abbiamo lasciato che rinascessero in noi le ideologie, che rendono nemici gli uomini fra loro:

il fanatismo rivoluzionario, l’odio di classe, l’orgoglio nazionalista, l’esclusivismo razziale,

le emulazioni tribali, gli egoismi commerciali, gli individualismi gaudenti e indifferenti verso i bisogni altrui;
Signore, noi ogni giorno ascoltiamo angosciati e impotenti

le notizie di guerre ancora accese nel mondo;
Signore, è vero! Noi non camminiamo rettamente!

Signore, guarda tuttavia ai nostri sforzi, inadeguati, ma sinceri, per la pace nel mondo!

Vi sono istituzioni magnifiche e internazionali;

vi sono propositi per il disarmo e la trattativa;

Signore, vi sono soprattutto tante tombe che stringono il cuore,

famiglie spezzate dalle guerre, dai conflitti, dalle repressioni;

donne che piangono, bambini che muoiono;

profughi e prigionieri accasciati sotto il peso della sofferenza;

e vi sono tanti giovani che insorgono perché la giustizia sia promossa

e la concordia sia legge delle nuove generazioni;

Signore, Tu lo sai, vi sono anime buone che operano il bene in silenzio,

coraggiosamente, disinteressatamente e che pregano con cuore pentito e con cuore innocente;

vi sono cristiani, e quanti, o Signore, nel mondo che vogliono seguire il Tuo Vangelo

e professano il sacrificio e l’amore;
Signore, Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.

Paolo VI

 

Dal libro della Genesi

Del sangue vostro, ossia della vostra vita, io domanderò conto; ne domanderò conto ad ogni essere vivente e domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo, a ognuno di suo fratello. Chi sparge il sangue dell'uomo dall'uomo il suo sangue sarà sparso, perché ad immagine di Dio. Egli ha fatto l'uomo. E voi, siate fecondi e moltiplicatevi, siate numerosi sulla terra e dominatela». Dio disse a Noè e ai sui figli con lui:  «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza coni vostri discendenti dopo di voi;  con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e bestie selvatiche, con tutti gli animali che sono usciti dall'arca. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutto nessun vivente dalle acque del diluvio, né più il diluvio devasterà la terra». Dio disse: «Questo è il segno dell'alleanza, che io pongo tra me e voi e tra ogni essere vivente che è con voi per le generazioni eterne. Il mio arco pongo sulle nubi ed esso sarà il segno dell'alleanza tra me e la terra. Quando radunerò le nubi sulla terra e apparirà l'arco sulle nubi ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi  e tra ogni essere che vive in ogni carne e non ci saranno più le acque per il diluvio, per distruggere ogni carne. L'arco sarà sulle nubi e io lo guarderò per ricordare l'alleanza eterna tra Dio e ogni essere che vive in ogni carne che è sulla terra».

 

L`amore cristiano (Fulgenzio di Ruspe)

Si deve mostrare amore a tutti gli uomini: conosciuti e sconosciuti, buoni e cattivi, amici e nemici. Dice infatti l`Apostolo: Finché abbiamo tempo, facciamo del bene a tutti; in particolare però ai nostri familiari nella fede . Mostra chiaramente che nelle opere di carità qualcuno è da preferirsi agli altri, ma nessuno deve esserne escluso. Perciò la carità santa e pura, o per dirlo più esattamente, la carità cristiana - che è paziente, che è benefica, che non è invidiosa, non è insolente, che non si gonfia, che non è ambiziosa, che non cerca il proprio interesse, che non si irrita, non pensa male, non gode dell`ingiustizia, ma si rallegra nella verità; la carità che tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta, la carità che mai viene meno - la carità dunque deve abbracciare gli amici, estendendosi però anche ai nemici; deve donarsi agli amici che la vogliono, offrendosi però anche ai nemici che non la vogliono. Quelli deve conservare, questi acquistare; quelli deve allietare, perché non si facciano nemici da amici, questi deve invitare, perché da nemici diventino amici. Ricordiamo, o fratelli, le parole del Signore: Amate i vostri nemici, beneficate coloro che vi odiano e pregate per coloro che vi perseguitano e vi calunniano. Ecco: il Signore ci comanda di estendere l`amore fino ai nemici, di dilatare la bontà del cuore cristiano fino ai persecutori. E quale mercede darà per tanta virtù? Quale ricompensa elargirà a coloro che osservano questo precetto? Mostri lui il premio che ha preparato per l`amore, lui che tramite lo Spirito Santo si degna di infondere gratuitamente lo stesso amore; dica lui ciò che renderà per amore, a chi ne sarà degno, lui che si degna di donare l`amore a chi è indegno. Ci dica dunque il Signore, ci mostri con le sue parole la grandezza della sua promessa: Perché siate figli del vostro Padre che è nei cieli. Ci impone di amare i nemici; forse sarebbe amaro tale comando a chi lo ode; ma sia, vi prego, dolce ciò che si promette a chi obbedisce. Si conservi in cuore questa dolcezza, questa soavità, e si supererà l`amarezza e la difficoltà. Chi amerà i propri nemici, chi beneficherà chi lo odia, sarà figlio di Dio. Quello poi che riceveranno questi figli di Dio, lo enuncia l`Apostolo dicendo: Lo stesso Spirito testimonia al nostro spirito che siamo figli di Dio, ma se siamo figli siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo. Ascoltate cristiani; ascoltate figli di Dio; ascoltate eredi di Dio e coeredi di Cristo! Perché possiate possedere l`eredità paterna mostrate amore non solo agli amici, ma anche ai nemici. A nessuno si neghi amore, che è un bene comune di tutti gli uomini buoni. Possedetelo tutti insieme; e per possederlo in maggior misura elargitelo ai buoni e ai cattivi. E` un comune possesso di beni non certo terreno, ma celeste; perciò nessuno viene angustiato dal possesso dell`altro. Anzi, l`amore tanto aumenta, quanto diminuisce la cupidigia; la carità rende libero colui che le brame mondane non tengono schiavo. L`amore è dono di Dio, perché l`Apostolo dice: L`amore di Dio è diffuso nei nostri cuori tramite lo Spirito Santo che ci è stato elargito. La cupidigia è un laccio del diavolo; anzi, non solo un laccio, ma una spada: con essa quello fa prigionieri i miseri, con essa lei uccide i prigionieri. L`amore è la radice di tutti i beni, la cupidigia la radice di tutti i mali. La cupidigia tormenta sempre poiché non si sazia di rubare. La carità allieta sempre, perché quanto più cresce, tanto più viene elargita. E perciò, come raggiungendo le brame cattive ci si impoverisce, così donando carità ci si arricchisce. La cupidigia è tutta turbata mentre cerca di vendicare l`ingiuria; l`amore è del tutto tranquillo mentre si allieta nel donare.

 

Preghiera comune

Fratelli e sorelle, in queste ore di preoccupazione per le sorti del mondo,  presentiamo la nostra supplica unanime a Dio, Padre di tutti gli uomini, e invochiamo con perseveranza e fiducia il dono della pace. Preghiamo insieme:  Dio della pace, ascoltaci

- Signore, Dio dell'amore, che nel tuo Figlio crocifisso hai abbattuto il muro di separazione che divide i popoli, torna a guardare la nostra umanità inquieta e divisa, distruggi gli odi, fa' cadere le armi dalle mani dei violenti, fa' che crollino gli orgogli di razza e di cultura e accendi nei cuori la passione per la pace. Preghiamo

- Signore, Dio della vita, il tuo Figlio risorto ha detto ai discepoli: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace"; manda il tuo Spirito a illuminare le menti dei responsabili dei popoli, perché ricerchino con tutte le energie soluzioni rispettose della dignità di ogni uomo e donna e la terra diventi una sola famiglia. Preghiamo

- Signore, Padre di ogni speranza, dona a tutti coloro che professano il Vangelo della pace il coraggio di proclamare con voce unanime che la via del dialogo è sempre possibile e la franchezza di condannare la discriminazione etnica e ogni forma di violenza. Preghiamo

- Signore, Dio compassionevole, ti affidiamo coloro che soffrono a causa delle guerre, anche dimenticate, in varie parti del mondo: tieni acceso nel loro cuore una luce di speranza e a noi dona di essere strumenti della tua consolazione. Preghiamo

- Signore, Padre di tutti, ti rendiamo grazie perché il tuo Spirito continua a suscitare costruttori di pace: porta a compimento il loro desiderio di sostituire l'odio con l'amore, la diffidenza con la comprensione, l'indifferenza con la solidarietà. Preghiamo

Dio della pace, non ti può comprendere chi semina la discordia, non ti può accogliere chi ama la violenza: dona a chi edifica la pace di perseverare nel suo proposito, e a chi la ostacola di essere sanato dall'odio che lo tormenta, perché tutti si ritrovino in te che sei la vera pace. Per Cristo nostro Signore.
 

PREGHIERA PER LA PACE
Dio dei nostri Padri, grande e misericordioso,
Signore della pace e della vita,Padre di tutti.
Tu hai progetti di pace e non di afflizione,
condanni le guerre e abbatti l'orgoglio dei violenti.
Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù ad annunziare la pace
ai vicini e ai lontani, a riunire gli uomini
di ogni razza e di ogni stirpe in una sola famiglia.
Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,
supplica accorata di tutta l'umanità:
mai più la guerra, avventura senza ritorno,
mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza,
minaccia per le tue creature in cielo, in terra e in mare.
In comunione con Maria, la Madre di Gesù, ancora ti supplichiamo:

parla ai cuori dei responsabili delle sorti dei popoli,

ferma la logica della ritorsione e della vendetta,
suggerisci con il tuo Spirito soluzioni nuove,
gesti generosi e onorevoli, spazi di dialogo e di paziente attesa
più fecondi delle affrettate scadenze della guerra.

Concedi al nostro tempo giorni di pace. Mai più la guerra. Amen.

(Giovanni Paolo II)