Tu solo, o Cristo,

manifesti il volto del Padre:
la sua misericordia, la sua tenerezza,
il suo sguardo d’amore.

Tu sei la nostra luce, la nostra speranza,
la nostra guarigione,
la nostra pace, la nostra vita.

Tu sei il nostro modello:
ti sei chinato sulla nostra debolezza per sollevarla.
Hai preso su di te le nostre infermità per guarirle.
Hai insegnato a vedere te in ogni uomo.

Concedici di essere fermamente stabili nella fede,
di avere la salute del corpo e dello spirito
per poterti lodare.
Se ti guardiamo non moriremo.
Se confessiamo il tuo nome, non andremo perduti.
Se ti preghiamo, saremo esauditi.
Donaci forza e costanza nel tuo Spirito
fino alla statura piena e al compimento perfetto

(Preghiera del III secolo)

 

 

Dalla seconda lettera di San Paolo Apostolo a Timoteo

Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti, secondo il mio vangelo,  a causa del quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata!  Perciò sopporto ogni cosa per gli eletti, perché anch'essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.  Certa è questa parola:  Se moriamo con lui, vivremo anche con lui; se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, anch'egli ci rinnegherà;se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele,perché non può rinnegare se stesso. Lotta contro il pericolo attuale dei falsi dottori.  Richiama alla memoria queste cose, scongiurandoli davanti a Dio di evitare le vane discussioni, che non giovano a nulla, se non alla perdizione di chi le ascolta. Sforzati di presentarti davanti a Dio come un uomo degno di approvazione, un lavoratore che non ha di che vergognarsi, uno scrupoloso dispensatore della parola della verità. Evita le chiacchiere profane, perché esse tendono a far crescere sempre più nell'empietà; la parola di costoro infatti si propagherà come una cancrena. Fra questi ci sono Imenèo e Filèto,  i quali hanno deviato dalla verità, sostenendo che la risurrezione è già avvenuta e così sconvolgono la fede di alcuni. Tuttavia il fondamento gettato da Dio sta saldo e porta questo sigillo: Il Signore conosce i suoi, e ancora: Si allontani dall'iniquità chiunque invoca il nome del Signore. In una casa grande però non vi sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche di legno e di coccio; alcuni sono destinati ad usi nobili, altri per usi più spregevoli. Chi si manterrà puro astenendosi da tali cose, sarà un vaso nobile, santificato, utile al padrone, pronto per ogni opera buona. Fuggi le passioni giovanili; cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro. Evita inoltre le discussioni sciocche e non educative, sapendo che generano contese. Un servo del Signore non dev'essere litigioso, ma mite con tutti, atto a insegnare, paziente nelle offese subite, dolce nel riprendere gli oppositori, nella speranza che Dio voglia loro concedere di convertirsi, perché riconoscano la verità e ritornino in sé sfuggendo al laccio del diavolo, che li ha presi nella rete perché facessero la sua volontà.

 

Dal trattato «Contro le eresie» di sant'Ireneo, vescovo

Il Verbo di Dio si è fatto uomo e il Figlio di Dio si è fatto figlio dell'uomo perché l'uomo, unito al Verbo e ricevendo l'adozione, diventi figlio di Dio. Non potevamo infatti in nessun altro modo ricevere l'incorruzione e l'immortalità se non con l'essere uniti all'incorruzione e all'immortalità. E come poi avremmo potuto essere uniti all'incorruzione e all'immortalità non si fosse fatta quello che siamo noi, perché ciò che era corruttibile fosse assorbito dall'incorruzione, e ciò che era mortale dall'immortalità, e noi potessimo ricevere l'adozione di figli? Il Figlio di Dio e nostro Signore è Verbo del Padre e Figlio dell'uomo, poiché fu generato come uomo da Maria, che apparteneva al genere umano ed era lei stessa creatura umana. Perciò fu lo stesso Signore a darci un segno nelle profondità della terra e nelle altezze del cielo, un segno che l'uomo non aveva richiesto, perché egli non aveva mai sperato che una vergine potesse diventare madre, partorendo un figlio pur restando vergine. Mai si sarebbe potuto immaginare che questo figlio fosse «Dio con noi» (cfr. Is 7, 10-17) e discendesse nella profondità della terra alla ricerca della pecora che s'era smarrita, e che era poi sua creatura. Nessuno avrebbe potuto pensare che risalendo in cielo per offrire e raccomandare al Padre l'uomo che era stato ritrovato, facesse di se stesso la primizia della risurrezione dell'uomo. Infatti come il capo è risuscitato dai morti, così risorgerà anche il resto del corpo, cioè ogni uomo che si troverà a vivere dopo aver compiuto il tempo della condanna che gli era toccata per la disobbedienza. Il corpo riceve coesione e unità grazie ai vari legami che lo alimentano e lo attivano secondo la funzione e la posizione di ciascun membro. Nella casa di Dio ci sono molte dimore, perché vi sono anche molte membra nel corpo. Generoso fu dunque Dio il quale, venendo meno l'uomo, previde quella vittoria che sarebbe stata ottenuta per mezzo del Verbo. Infatti poiché la potenza trionfava nella debolezza, il Verbo mostrava la bontà e la magnifica potenza di Dio.

 

Dalle " Omelie " di un Autore spirituale del secolo quarto

Beati coloro che sono stati ritenuti degni di diventare figli di Dio, di rinascere nello Spirito Santo e di possedere in sé Cristo che li illumina e dona loro una vita nuova. Essi sono guidati in diversi modi dallo Spirito, vengono invisibilmente accompagnati dalla grazia e ricevono grande pace nella loro anima. Talvolta sono come immersi nella tristezza e nel pianto per il genere umano e, pregando incessantemente per tutti gli uomini, si sciolgono in lacrime in forza dell'ardente amore che nutrono verso l'umanità. Talvolta invece sono dallo Spirito Santo infiammati di tanta gioia e amore, che se fosse possibile porterebbero nel proprio cuore, senza distinzione alcuna, tutti, buoni e cattivi. Altra volta ancora, per la loro umiltà, si sentono al di sotto degli altri, stimandosi gli esseri più abietti e spregevoli. Talora sono tenuti dallo Spirito in un gaudio ineffabile. Qualche volta somigliano a un eroe che rivestitosi di tutta l'armatura dello stesso re, e uscito in battaglia, combatte da prode contro i nemici e li mette in fuga. L'uomo spirituale, infatti, prende le armi dello Spirito, si getta in combattimento contro i nemici, li abbatte e li calpesta. Spesso la sua anima riposa in un mistico silenzio, nella tranquillità e nella pace, gode ogni delizia spirituale e perfetta armonia. Riceve doni speciali di intelligenza, di sapienza ineffabile e di imperscrutabile cognizione dello Spirito. E così la grazia lo istruisce su cose che né si possono spiegare con la lingua, né esprimere a parole. Altre volte invece egli si comporta come un uomo qualunque. La grazia viene infusa in modi diversi e in modi pure diversi guida l'anima, formandola secondo la divina volontà. La esercita in varie maniere per presentarla dinanzi al Padre celeste, integra, irreprensibile e pura. Preghiamo il Signore e preghiamolo con amore e grande fiducia perché ci doni la grazia celeste dello Spirito. Lo stesso Spirito ci guidi e ci conduca a vivere secondo la divina volontà, e ci ristori nella pace. Questa guida, questa grazia, questa mozione spirituale, ci farà arrivare alla perfetta pienezza di Cristo, secondo quanto dice l'Apostolo: " Perché siate ricolmi di tutta la pienezza del Cristo " (Ef 3, 19).

 

Preghiamo che Gesù regni su di noi,

che la nostra terra sia liberata dalle guerre

e dagli assalti dei desideri carnali

e che allora,

quando questi saranno cessati,

ognuno riposi all'ombra della sua vite,

del suo fico, del suo olivo.

Sotto la protezione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

riposa l'anima che ha ritrovato

in sé la pace della carne e dello spirito.

A Dio eterno gloria nei secoli dei secoli.

Amen.