Dal Salmo 143

 Benedetto il Signore, mia roccia,

 che addestra le mie mani alla guerra,

 le mie dita alla battaglia.

 

 Mia grazia e mia fortezza,

 mio rifugio e mia liberazione,

 mio scudo in cui confido,

 colui che mi assoggetta i popoli.

 

 Signore, che cos'è un uomo perché te ne curi?

 Un figlio d'uomo perché te ne dia pensiero?

 L'uomo è come un soffio,

 i suoi giorni come ombra che passa.

 

 Signore, piega il tuo cielo e scendi,

 tocca i monti ed essi fumeranno.

 Le tue folgori disperdano i nemici,

 lancia frecce, sconvolgili.

 

 Mio Dio, ti canterò un canto nuovo,

 suonerò per te sull'arpa a dieci corde;

 a te, che dai vittoria al tuo consacrato,

 che liberi Davide tuo servo.

 

 I nostri figli siano come piante

 cresciute nella loro giovinezza;

 le nostre figlie come colonne d'angolo

 nella costruzione del tempio.

 

 

 I nostri granai siano pieni,

 trabocchino di frutti d'ogni specie;

 siano a migliaia i nostri greggi,

 a mirìadi nelle nostre campagne;

 siano carichi i nostri buoi.

 

 Nessuna breccia, nessuna incursione,

 nessun gemito nelle nostre piazze.

 

 Beato il popolo che possiede questi beni:

 beato il popolo il cui Dio è il Signore.

 

Dal Vangelo di Matteo

Gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. Gesù però disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli». E dopo avere imposto loro le mani, se ne partì.

 

 

Dagli Scritti di San Giovanni Bosco

Se sarete veri padri dei vostri allievi, bisogna  che voi ne abbiate anche il cuore; e non veniate mai alla repressione o punizione senza ragione e senza giustizia e solo alla maniera di chi vi si adatta per forza e per compiere un dovere.. E' certo più facile irritarsi che pazientare, minacciare un fanciullo che persuaderlo: direi ancora che è più comodo alla nostra impazienza ed alla nostra superbia castigare quelli che resistono, che correggerli col sopportarli con fermezza e con benignità. Non agitazione nell'animo, non disprezzo negli occhi, non ingiuria sul labbro; ma sentiamo la compassione per il momento, la speranza per l'avvenire, ed allora voi sarete veri padri e farete una vera correzione. Ricordatevi che l'educazione è cosa del cuore, e che Dio solo ne è il padrone, e noi non potremo riuscire a cosa alcuna, se Dio non ce ne insegna l'arte, e non ce ne mette in mano le chiavi. Studiamoci di farci amare, di insinuare il sentimento del dovere del santo timore di Dio, e vedremo con mirabile facilità aprirsi le porte di tanti cuori ed unirsi a noi per cantare le lodi e le benedizioni di Colui che volle farsi nostro modello, nostra via, nostro esempio in tutto, ma particolarmente nell’educazione dei giovani.

 

 

IL CREDO DEL GENITORE
Se un figlio vive con la critica, impara a condannare.
Se un figlio vive con l'ostilità, impara a lottare.
Se un figlio vive con lo scherno, impara ad essere timido.
Se un figlio viv… con la vergogna, impara a sentirsi colpevole.
Se un figlio vive con la tolleranza, impara ad essere paziente.
Se un figlio vive con l'incoraggiamento, impara confidenza.
Se un figlio vive con la lode, impara ad apprezzare.
Se un figlio vive con l'onestà, impara la giustizia.
Se un figlio vive con la sicurezza, impara ad avere fede.
Se un figlio vive con l'approvazione, impara a piacersi.
Se un figlio vive con l'accettazione e l'amicizia,

impara a trovare l'amore nel mondo.


Massime  sull’educazione

- Un popolo che non sa educare è un popolo che non si ama (Péguy)

- Per cambiare le persone bisogna amarle. La nostra influenza arriva solo fin dove arriva il nostro amore (Pestolazzi)

- Vero padre non è chi da la vita ad un uomo, ma chi lo educa (Shemot).

- I ragazzi hanno bisogno di amore, soprattutto quando non lk meritano

- Cerchiamo di farci amare prima di farci temere (Don Bosco)

- Fanciullo troppo accazezzato non fu mai bene allevato (proverbio)

+ Gli educatori devono vedere tutto, rimproverare poco, perdonare molto (san Pio X)

- Cerchiamo di farci amare prima di farci temere

- In educazione nulla di solido ci sarà mai, finché il giovane non abbia abbandonato il cuore alla confidenza

- I giovani non solo siano amati, ma essi stessi conoscano di essere amati.

-Bisogna amare ciò che piace ai giovani, affinché i giovani imparino ad amare ciò che piace a noi e cioè il dovere compiuto anche quando costa.

 

RENDIMI TRASPARENTE

Chiamato ad annunciare la tua Parola, aiutami, Signore,

a vivere di Te e a essere un testimone credibile del Vangelo.

Toccami il cuore e rendimi trasparente la vita,

perché le parole, quando veicolano la tua,

non suonino false sulle mie labbra.

Fa che io abbia a pensare come Te, ad amare la gente come Te,

a giudicare la storia come Te.

Concedimi il gaudio di lavorare in comunione,

e inondami di tristezza ogni volta che,

isolandomi dagli altri, pretendo di fare la mia corsa da solo.

Ho paura, Signore, della mia povertà.

Regalami, perciò, il conforto di veder crescere

i miei ragazzi nella conoscenza e nel servizio di Te,

O Signore, Uomo libero e Amante della vita.

infondi in me una grande passione per la Verità,

e impediscimi di parlare in tuo nome

se prima non ho tribolato nella ricerca.

Salcami dalla presunzione di sapere tutto.

Dall'arroganza di chi non ammette dubbi.

Dalla durezza di chi non tollera ritardi.

Dal rigore di chi non perdona debolezze.

Dall'ipocrisia di chi salva i principi e uccide le persone.

E se l'azione inaridirà la mia vita,

riconducimi sulla montagna del silenzio.

Dalle alture scoprirò i tuoi segreti

e il mio sguardo arriverà agli estremi confini della terra.

Affidami a tua Madre. Dammi la gioia di custodire i miei ragazzi

come Lei custodì Giovanni. E quando, come Lei,

anch'io sarò provato dal martirio, fa' che ogni tanto possa trovare riposo

reclinando il capo sulla sua spalla. Amen.

(Mons. Tonino Bello, Parole d'amore)