PRIMA DI PARLARE....

Scriveva diciassette secoli or sono Girolamo, il «papà» di tutti i biblisti, all’amico Paolino da Nola:

«I contadini, i muratori, i fabbri, i lavoranti in metallo e in legno, i tessitori e i gualchierai, e in genere quelli che forniscono articoli vari e cose di poco valore, non possono diventare quel che desiderano senza un maestro.

I medici fanno i medici, i fabbri maneggiano gli attrezzi dei fabbri. C’è solo una scienza, quella delle Scritture, che tutti, senza distinzione, attribuiscono a se stessi: Incolti e colti, senza distinzione, scriviamo poesie. Questa scienza è quello che la nonnetta chiacchierona, il vecchio rimbambito, il cavillatore parolaio, e in genere tutti quanti si arrogano, fanno a brandelli, insegnano prima di aver imparato […] e, come se fosse poco, con una certa facilità di parola e anche con audacia spiegano agli altri quel ch'essi non capiscono. Taccio dei miei colleghi, i quali, se per caso, dopo aver coltivato le lettere profane, arrivano alle sacre Scritture […] adattano alla propria opinione testimonianze incongruenti, come se fosse un magnifico e non un pessimo sistema di parlare il distorcere frasi e piegare alla propria opinione la Scrittura, benché questa vi si opponga […] Questi comportamenti sono infantili e simili al gioco dei ciarlatani: insegnare ciò che ignori, anzi, per dire una cosa che mi ripugna, non saper neppure di non sapere».

Mezzo secolo fa, citando questo passo, scherzosamente osservava il biblista Giuseppe Ricciotti:

«Era il meno che potesse scrivere un Girolamo. Passar l'intera vita a studiare la Bibbia; logorarsi in viaggi, veglie, strapazzi, visitare posti, consultare codici, ascoltare maestri, sempre coll’intento di approfondire il senso ed aumentare la cognizione del gran libro: e poi trovare ad ogni angolo di strada la nonnetta chiacchierona, il vecchio rimbambito e compagnia bella, che in materie bibliche trinciano sentenze e risolvono questioni in quattro e quattr'otto».

Credo che questo divertente quadretto possa essere applicato paro paro alla situazione di alcuni studi storico religiosi inseriti nella rete, che oggi ha preso il posto degli angoli delle strade.

Evidentemente, l’importanza che riveste il cristianesimo nella civiltà occidentale è grande, ed altrettanto grande l’interesse per l’approfondimento di queste tematiche. Ma per trattarne con serietà, occorrono adeguata preparazione, studio e metodo, senza i quali ogni ricostruzione è inevitabilmente paragonabile alle chiacchiere di strada che il povero Girolamo tanto biasimava.

 

dal sito: www.Christianismus.it